Benvenuto agli internauti

Nessun oggetto al mondo ha contribuito alla varietà e all’intelligenza dell’universo quanto i libri. Grazie ai libri, ci si aprono le porte dello spazio e del tempo, futuro compreso, perché i libri sono cumulatori dell’esperienza necessaria a costruirlo secondo le nostre aspettative. Forse non si tiene conto abbastanza di quanto la lettura sia un atto creativo non meno importante della scrittura, condiviso da tutti i lettori di uno stesso testo e al tempo stesso diverso per ciascuno, perché è diversa l’esperienza del mondo di ciascuno di noi.

I libri e le biblioteche hanno accompagnato e contribuito a determinare la storia dell’umanità, e continuano a farlo anche oggi grazie alle innovazioni tecnologiche e le loro applicazioni telematiche, che hanno reso accessibili, con un minimo movimento delle dita su uno schermo a cristalli liquidi, le biblioteche e le loro risorse a un pubblico vastissimo.

Le prime biblioteche di cui abbiamo notizia sono quella di Assurbanipal (sec. 7° a.C.) a Ninive e, nel secolo successivo, quelle di Policrate a Samo e di Pisistrato in Atene. Nell’età ellenistica, a partire dal 284 a.C. fu istituita la biblioteca di Alessandria d’Egitto, che era anche scrittorio di papiri e s’ingrandì tanto da contenere in breve 400.000 volumi, fino al 47 a.C. quando fu in parte incendiata.

Il Gran Visir persiano Abdul Kassem Ismail (938-995 d.C.) amava a tal punto i suoi 117.000 libri da portarli sempre con sé in una carovana lunga più di un chilometro e mezzo, sopra 400 cammelli, allenati a procedere in ordine alfabetico, in modo che i volumi di questa carovana letteraria fossero facilmente reperibili in qualsiasi momento.

In Occidente, nel 6° sec. d.C. cominciarono a formarsi i primi nuclei delle biblioteche monastiche, grazie soprattutto all’impulso culturale dato dalla regola di San Benedetto e poi dalla rinascita carolingia.

Nell’Ottocento, gli operai che lavoravano nelle fabbriche di sigari cubani, decisero di versare ciascuno una parte del proprio salario a uno di loro perché leggesse a tutti gli altri durante il lavoro: una delle loro letture preferite era Il conte di Monte Cristo, a tal punto che un gruppo di loro scrisse ad Alexandre Dumas per chiedergli il permesso di dare il nome di Monte Cristo a uno dei sigari che producevano.

Dunque da tempo immemorabile, non appena facciamo scorrere lo sguardo su una pagina scritta o varchiamo la soglia di un biblioteca, siamo gli artefici di una storia molto antica, che accompagna e custodisce le storie e le conoscenze contenute nei libri. Una storia forse non ancora scritta, eppure ricca di episodi straordinari. Anzi, non è escluso che i più significativi tra questi si trovino proprio tra quelli rimasti nell’ombra dell’anonimato, grazie alla buona volontà di chiunque abbia riflettuto sull’importanza dei libri.

Con queste considerazioni, che tu stesso potrai arricchire grazie alla tua esperienza, ti diamo il Benvenuto nel nostro sito. La biblioteca del “Fermi” ha sempre svolto un ruolo determinante di promozione culturale all’interno dell’Istituto. Abbiamo visto crescere le attività volte a incoraggiare lo scambio di idee, l’approfondimento delle conoscenze e della sensibilità nei vari àmbiti del sapere non solo letterario ma anche tecnico-scientifico. I nostri studenti hanno avuto modo di conoscere nuovi autori, di presentare ai compagni le loro letture preferite, di discutere e di incontrare personalmente scrittori contemporanei, sia che presentassero una loro opera, sia che venissero a far conoscere il loro punto di vista su un “classico”. Ma non ci siamo mai detti di aver fatto abbastanza, e contiamo anche su di te per far crescere le nostre iniziative dentro e fuori dalla scuola.